Laura, la dottoressa

Ieri sono andato da Laura, la dottoressa dei bambini, con la mia mamma e il mio papà. A me non piacciono tanto i dottori che si mettono quelle strane camicie lunghe e bianche perché fanno le punture, ma Laura è una dottoressa speciale. Lei si mette i jeans e la maglietta.

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Quando siamo arrivati mi ha salutato con un sorriso, poi mi ha subito fatto mettere nudo e mi ha misurato dappertutto. Mi ha fatto sdraiare sopra un metro e mi ha tirato le gambe per capire fin dove arrivavo: settanta centimetri, dai capelli ai piedoni. Poi mi ha messo sulla bilancia, seduto: nove chili, più o meno. Io però non stavo fermo e la bilancia continuava a cambiare idea. Comunque, nove chili prima della cena.

Mi sono rivestito e si è messa a guardarmi dentro le orecchie e dentro la bocca: chissà cosa pensava di trovare, forse le tracce di quel biscotto che ho mangiato per merenda, di nascosto. Alla mia età non si dovrebbero mangiare i biscotti, ma io qualche volta un pezzetto riesco a farmelo dare…

Come ultima cosa, abbiamo fatto un gioco un po’ strano: mi hanno messo a guardare il muro e mi facevano degli strani rumori vicino alle orecchie, per vedere se ci sentivo. Ma certo che ci sento, a me non sfugge nulla!

E comunque, anche per questa volta, me la sono cavata!

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